L'Antro di Aredhel

La maledizione di Ondine

La maledizione di Ondine - Valentina Barbieri, Vanesa Georgieva Garkova Grazie al mio adorato Antro ho avuto l'opportunità di conoscere tanti autori esordienti e i loro lavori. A quest'elenco oggi si aggiunge anche Valentina Barbieri, il cui libro rientra tra quelli che mi hanno piacevolmente stupita."La maledizione di Ondine" è un libro che si discosta un po' dai soliti paranormal: niente vampiri, licantropi e compagnia bella, qui siamo di fronte a delle presenze, quelle che noi potremmo chiamare fantasmi e che invece Ondine preferisce nominare Inconsci.Sono le anime di coloro i quali sono morti e che non riescono a staccarsi dalla nostra dimensione. La protagonista ha la capacità di interagire con loro, tuttavia l'unico mondo per farlo è autoindursi in uno stato di ipnosi. Tutto ciò che deve fare è stendersi e rallentare il proprio respiro, fino ad arrivare ad un massimo di cinque respiri al minuto. Ciò che l'aspetta nell'altra dimensione dipende dall'Inconscio che la abita, il quale può mutarla a proprio piacimento.Ondine è quella che noi potremmo definire una medium, tuttavia la sua capacità le crea non pochi problemi, motivo per il quale lei la considera una vera e propria maledizione. Quando si lascia convincere dall'amico Francesco a partecipare ad una trasmissione televisiva che tratta casi come il suo, la ragazza si ritrova nella fossa dei leoni: come può dimostrare a tutti di non essere un'imbrogliona? Inutile dire che esce sconfitta dallo scontro televisivo.Le novità per Ondine non sono ancora finite, infatti viene contattata da una ragazza dal New Mexico, la quale afferma che la pressione atmosferica non è uniforme lungo tutta la superficie terrestre, ma in alcuni punti è inferiore creando dei portali che permettono una più facile comunicazione con l'altro lato. Tutte le diverse teorie elaborate dall'autrice in questo libro sono senza alcun dubbio interessanti ed originali, quasi quasi potrei crederci!Da questo momento in avanti la trama comincia ad essere sempre più movimentata: prima l'icontro-scontro con padre Ben a Londra, poi tutte le altre scoperte che sono seguite, insomma, il romanzo non conosce momenti di noia, fino ad arrivare ad un epilogo che, più che concludere le avventure dei personaggi, crea davanti a loro uno scenario nuovo, pieno di opportunità.Sulla trama non voglio dirvi nulla di più, scoprire pagina dopo pagina le varie ipotesi dei personaggi riguardo l'altra dimensione e le vincende che li coinvolgono, è un piacere che non voglio togliervi.Lo stile di Valentina Barbieri è molto fluido, scorrevole, anche se in alcuni punti l'ho trovato un po' troppo asciutto. La scelta di una narrazione al presente indicativo è stata coraggiosa, è raro trovare autori che lo utilizzano, tuttavia, superato l'impatto iniziale, sì è rivelata una scelta piacevole.I suoi personaggi mi sono piaciuti, ben caratterizzati e con personalità e idee forti e radicate, forse un po' troppo in Ondine, la quale a volte mi è sembrato avesse i paraocchi e i tappi nelle orecchie. Da parte sua una maggiore apertura mentale l'avrei gradita.Nel complesso però "La maledizione di Ondine" è stato un libro sorprendente ed affascinante, nel quale ho apprezzato soprattutto la cura dei particolari, nel caso dei rituali di esorcismo, che l'autrice ha spiegato essere il "De exorcismis et supplicationibus quibusdam", e del mistero del brusio di Taos.

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